Mi chiamo Angelo Avagliano e vivo a Tempa del fico nella valle di Pruno di Laurino dove risiedo con Donatella e le nostre figlie Annarita e Antonia interpretando e rendendo intellegibile una visione di autosufficienza alimentare a conduzione familiare.
La nostra casa rurale recuperata con i principi della bioarchitettura e restaurata in bioedilizia con l’utilizzo di materiali tradizionali ed ecologici è diventata un laboratorio di innovazione sociale, con l’organizzazione di corsi di formazione professionale per animatori di gruppo, insegnanti, operatori pubblici nel campo dell’educazione all’ecologia,agricoltura naturale e nel settore socio-sanitario.
Agli inizi del nuovo millennio,pensando a come raccontare il senso della mia esperienza rurale nella Valle di Pruno di Laurino mi sono attribuito l’inusitata qualifica di Contadino contemporaneo.
La irrequietezza culturale, la cura e ricerca di una visione utopica e la propensione all’ereticita’mi ha portato,in questo aiutato dagli asini che ho liberato nelle montagne, a esplorare percorsi lungo i quali ho forgiato le mie competenze di mentoring e formazione nell’ambito dei temi del cambiamento civico-sociale legato alle pratiche del neoruralumanesimo.
Mediatore culturale ed animatore di reti di resilienza,fornaio naturale ho frequentato discipline Socio-Psicologiche,Antropologia, Riabilitazione Neuromotoria e Agricoltura Naturale . Nel corso degli anni per una visione olistica dell’esperienza nelle campagne mi sono interessato e ho approfondito l’ Agricoltura organica e rigenerativa , la permacultura indigena, Sovranita’ alimentare, economia circolare sostenibile ed agricoltura sociale .Incursioni in altri campi e nei campi con la fondamentale esperienza di conservazione della Biodiversità agricola ed in particolare dei cereali nativi, Medicina Naturale Fitoterapia e Fitoalimurgia
Onoterapia (attività di mediazione assistita e facilitazione della comunicazione con l’ausilio con gli asini)
Escursionismo emozionale naturalistico
Il mio interesse per la bioarchitettura si è concretizzato nella costruzione di un ricovero con/temporaneo per asini liberi fuggiti in montagna, realizzato con balle di paglia ed intonaci in calce e terra cruda.